Storie di villeggiature, passioni e passatempi al Castello Reale di Govone

Le rose di Carlo Felice e Maria Cristina

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Le rose di Carlo Felice e Maria Cristina

“Le rose di Carlo Felice e Maria Cristina” Storie di villeggiature, passioni e passatempi al Castello Reale di Govone

Domenica 7 maggio 2023 nelle magnifiche sale del Castello Reale di Govone, le associazioni culturali «Le Vie del Tempo» e «Govone Residenza Sabauda» rievocheranno la passione di Carlo Felice e Maria Cristina, sua consorte, per le rose, proprio nel periodo di massimo splendore della loro fioritura. Un altro evento a impreziosire il palinsesto di REGALMENTE ROSA 2023 che ci accompagnerà lungo tutti i fine settimana del mese di maggio. 

 

I rievocatori faranno rivivere gli ambienti e le stanze del castello durante l’orario di visita narrando della villeggiatura, delle passioni e dei passatempi tanto cari ai reali sabaudi a Govone. 

 

Le collezioni di Maria Cristina

Maria Cristina era una appassionata di giardinaggio e amava collezionare essenze esotiche: succulente, camelie, peonie e agrumi, ma anche erbacee perenni. 

Come risulta dalla documentazione redatta dai suoi giardinieri (Giovanni Battista e Giuseppe Delorenzi) possedeva anche una buona raccolta di rose, coltivate per lo più in vaso. 

Sono elencate la “rosa thea aurora” (probabilmente la “Belle Aurore” di Villoresi), la “rosa bengalla” (forse la odierna “Old Blush’), la “camellia flora” (detta anche “Bengale Camellia”), la “odorata”, la “multifora purpurea”. 

Come spesso accade è difficile identificare con certezza la cultivar odierna corrispondente.

 

Il roseto storico di Govone

Nel 2000 venne ritrovato, probabilmente all’archivio storico di Torino, l’elenco di piante, attrezzi e arredi redatto dai giardinieri della regina. 

Si decise quindi di allestire, in collaborazione con la scuola media locale, un roseto storico. Si scelse il terreno dietro la Chiesa di Santo Spirito, di buone dimensioni e dotato di ottima esposizione.

La progettazione e l’impianto furono affidati all’azienda “Flora 2000” di Bologna, sotto la direzione di Carlo Pagani. Vennero inseriti rosai storici con l’intento di fornire un panorama completo delle specie e cultivar più rappresentative oltre a un interessante approccio alle varie classi di rose in relazione alla loro origine, alla loro evoluzione nelle epoche e all’opera dei maggiori ibridatori.

Quando 

La rievocazione “Le rose di Carlo Felice e Maria Cristina” vi aspetta in castello domenica 7 maggio nel consueto orario di apertura delle visite: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. 

Non è necessaria la prenotazione.

Quanto costa

La rievocazione è compresa nel ticket di ingresso al castello. Tutte le informazioni alla pagina https://www.castellorealedigovone.it/acquista-il-biglietto/#acquista

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Attraversa il tempo percorrendo le stanze del castello.

Dapprima palazzo nobiliare, poi residenza reale e infine luogo di comunità per tutti i govonesi, il castello taglia e connette i secoli. Visitarlo significa ritrovare le tappe che lo hanno portato ad essere il luogo dal carattere sfaccettato, e quindi unico, che è ora.

ALLA SCOPERTA DI GOVONE

Il parco, i giardini, il borgo e i sentieri

Govone è anche oltre le mie mura. È una comunità intera che si prende cura dei magnifici luoghi in cui vive. Vi invito quindi a scoprire tutto ciò che c’è intorno a me: il parco e i giardini, la serra, l’intimo roseto, il borgo e i sentieri outdoor, immersi nella natura, che potrete percorrere a piedi o in bici.

Il parco, abitato da scoiattoli, picchi, gazze, abbraccia il castello tutto intorno con le sue siepi di bosso, i faggi, gli olmi e i cipressi.

I giardini raccolgono e rilanciano la passione di Maria Cristina per la botanica e in particolare per le rose, sfoggiando diverse splendide varietà antiche

Il centro storico allunga la visita al di fuori delle mura del castello, mostrandovi l'autenticità di un paese che, continuando a vivere, conserva la sua memoria.

I sentieri vi conducono lungo i bordi della costellazione di cui il castello è protagonista, tra campi, vigneti e noccioleti, alla scoperta della terra.